RECENSIONE

Se il finale di questo tormentato 2020 ha portato con se, videoludicamente parlando, alcune piacevoli novità una di queste non può che essere Immortals Fenyx Rising. Diciamocelo subito il gioco non porta con se nuove meccaniche rivoluzionarie ed anzi prende a piene mani da altri titoli illustri quali The Legend Of Zelda: Breath Of The Wild e God Of War su tutti ma c’è un ma, un grandissimo ma.. In casa Ubisoft non si sono limitati a fare il compitino ed a scimmiottare i suddetti titoli per portare a casa un facile nonché inevitabile mediocre risultato assolutamente no, anzi, si son impegnati al massimo fondendo le varie meccaniche di gioco e creando un titolo che ha una propria anima che sprizza fuori da ogni pixels messo su schermo.

Fin dalle prime, è proprio il caso di dirlo, battute si capisce il tono scanzonato che lo studio canadese ha voluto dare all’opera ed i siparietti tra Zeus e Prometeo vi strapperanno più di un sorriso non risultando mai invasivi o fuori luogo ma anzi saranno piacevoli compagni di viaggio. In contrasto con questo approccio leggero il titolo Ubisoft vi darà del filo da torcere ahhh se ve lo darà, aspettatevi un livello di sfida medio/alto (io lo sto giocando a livello normale) sia per quanto riguarda i combattimenti sia per quanto concerne gli enigmi/sfide ambientali e non che vi faranno spesso scervellare senza mai però risultare frustranti. Non preoccupatevi comunque perchè in casa Ubisoft han pensato a tutto per venire incotro ad ogni tipologia di giocatore ed avrete quindi la possibilità di scegliere come affrontare il gioco potendo selezionare, oltre ad i classici livelli facile-normale-difficile, la modalità storia adatta a coloro che vogliono godersi la trama e le meccaniche senza dover consumare i pollici sul controller in estenuanti combattimenti. Se invece siete tra quelli più competitivi che amano un livello di sfida estremo potrete una volta finito il gioco riaffrontarlo in modalità incubo (se ne avrete voglia e coraggio).

La trama è abbastanza “classica” ma la mitologia greca ha sempre il suo fascino ed ogni personaggio risulta ottimamente caratterizzato, inoltre un eccellente doppiaggio in italiano aiuta non poco a rendere ulteriormente immersivo il titolo. La mappa di gioco è veramente ampia e varia e le cose da scoprire e da fare son davvero tante portando la durata complessiva del titolo sulle 50 ore circa ma se come me amate perdervi e scoprire ogni anfratto senza correre come dei folli da una missione ad un’altra il numero di ore sale vertiginosamente.

Per quanto riguarda il lato gdr l’ho trovato profondo il giusto. Durante il progredire del gioco troverete nuove armi/armature/elmi/ali ognuna con delle proprie peculiarità così da poter di volta in volta scegliere la strategia di approccio più adatta al nemico a noi dinanzi. Potrete inoltre potenziare le stesse sfruttando le varie pietre raccolte sul vostro cammino e non preoccupatevi le armi non si usurano ne si rompono cosa che ho apprezzato parecchio.

Così come per le armi potrete anche poteziare la vostra resistenza, la salute (utilizzando i fulmini di Zeus ottenuti superando le “cripte del tartaro”) ed anche le pozioni oltre ad imparare tecniche di combattimento sempre più valide spendendo le monete di Caronte che otterrete superando le varie sfide che vi si pareranno davanti. Che dire quindi Ubisoft ha fatto centro al primo colpo creando una nuova ip il cui cammino è già ben indirizzato e se siete in cerca di un’open world ben realizzato, divertente, sfidante, in cui serve anche usare il cervello oltre che menare le mani allora forse la vostra ricerca può dirsi finita.

VOTO FINALE: 8,5

+ ampia mappa di gioco

+ ottimo mix azione/rompicapo

+ buon level design e character design

– nessuna innovazione da segnalare (ma va bene così)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *